il videogioco: ma davvero lo vuoi COMPRARE?

Quanto spendiamo in videogiochi e gaming?

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estratto-campione dal contatore di Worldometer

Guardiamo qualche cifra:

nel mondo, parliamo di decine, anche centinaia, di milioni dollari al giorno, a seconda del periodo. Una breve occhiata sui contatori globali di Worldometer potrebbe persino provocare vertigine: le cifre scorrono ad un ritmo medio di oltre 2mila dollari al secondo. In Italia, posizionata al 10° posto nel mondo (e al 5° posto in Europa) per fatturato ludico, il settore dei videogiochi ha ormai sorpassato cinema e musica, con:

  • un incremento delle vendite del +3,8% tra il 2014 e il 2015,
  • un fatturato che sta superando il miliardo di euro, e
  • un popolo di videogiocatori che supera quota 29 milioni (fonte: AESVI)

Italia al 10° posto spese videogiochi - newzoo.jpg(Fonte: www.newzoo.com

 

La Videomania

E’ noto che l’attività ludica in senso lato favorisce l’integrazione sociale, l’apprendimento di regole e la formazione della personalità perché include aspetti sociali, educativi e psicologici di fondamentale importanza. Il videogioco rappresenta un’irresistibile possibilità in grado di rispondere al “bisogno ludico” sia negli adulti che nei bambini e nei ragazzi, ma non è priva di rischi, anzi. Ecco alcuni degli effetti tipici che possono verificarsi, descritti dalla Dott.sa Monica Monaco:

“Nei bambini e ragazzi con videomania o videodipendenza uno dei comportamenti che compare frequentemente è quello di litigare ripetutamente con fratelli, sorelle e altri coetanei per aggiudicarsi più tempo davanti al videogiochi . Negli adulti videodipendenti, un numero in crescita, il tempo passato a giocare virtualmente è invece motivo di problematiche di coppia e familiari, legate alle accuse dei coniugi di essere trascurati o al venir meno, da parte del videogioco-dipendente, alle proprie responsabilità familiari.”
(Fonte: articolo su Benessere.com)

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Secondo la Dott.sa Marisa Nicolini, ecco i 10 segnali di una probabile dipendenza causati da uso e abuso di internet e videogiochi:

1. non riuscite a consumare un pasto senza usare almeno una volta telefono cellulare, inviare sms o mail;
2. dormite con il telefono cellulare vicino a voi;
3. guardate più di uno schermo alla volta, per esempio televisione e monitor del computer;
4. spedite sms e mail, anche non urgenti, mentre siete con la famiglia;
5. quando siete tutti insieme, ogni membro della famiglia guarda uno schermo diverso;
6. avete avuto almeno una discussione con una persona amata sul vostro uso delle tecnologie;
7. non andate a lungo fuori casa per divertimento preferendo stare in casa a giocare col pc;
8. fate il “login” del computer quando siete ancora a letto;
9. leggete o spedite sms o mail mentre studiate, siete in bagno, ecc.;
10. non spegnete mai il cellulare.

 

L’elenco delle patologie e problemi causati dai videogiochi comprendono: sedentarietà, sovrappeso, “videofissazione”, agitazione, stati di ansia, difficoltà scolastiche, isolamento e tendenza all’introversione, attacchi di panico, problemi del sonno (insonnia o sonno agitato), sogni riguardanti i videogiochi, incubi e tremori. (Fonte: S.I.I.pa.C.)

Esiste un’alternativa?

gaming in my blood.jpgPoniamoci una domanda: che cosa cerchiamo, in fondo, attraverso il videogioco? Il divertimento, l’esperienza, l’apprendimento, il percorso, la sfida e la condivisione. Sono vissuti conseguibili senza passare necessariamente per la “schiavitù” del possesso, che oltretutto, da possidenti può finire per renderci posseduti.

Quindi la domanda vera è: esiste un’alternativa all’acquisto, ai limiti fisici legati al possesso materiale? O in altri termini: è più importante essere proprietario di una console, o poter giocare con una console?

useit come piattaforma di sharing si propone di offrire ai propri utenti, attraverso la messa in condivisione tra pari del proprio “parco gaming” (hardware, software, accessori)  tutto il buono del mondo del gaming, senza gli effetti collaterali. Anzi, con una bella lista di vantaggi:

  • risparmio: il necessario può essere affittato anziché acquistato;
  • guadagno: per chi avrà messo in condivisione le proprie cose;
  • controllo: sarà necessario pianificare i propri tempi d’uso, legati al fatto di dover restituire gli articoli noleggiati (o di dare in prestito temporaneo i propri oggetti a chi li ha prenotati), quindi con “tempi di scadenza d’uso”;
  • consapevolezza: slegatosi dal vortice del consumo sfrenato e dalla corsa all’accumulo, il giocatore sarà portato a effettuare scelte più ragionate e mirate;
  • scambio: il meccanismo di incontro degli utenti per scambiarsi gli articoli consentirà di riportare alla dimensione fisica la collaborazione tra gamers e dare un senso nuovo al rapporto di amicizia e interessi condivisi;
  • ricambio: la condivisione in finale apre una gamma di prodotti e possibilità infinitamente più vasta per tutti, perché con meno (da dover acquistare), ci sta di più (da cui attingere), per tutti.

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Curiosità: quanto sei internet-dipendente?
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